La pax russo-americana
Tra Russia e Ucraina i giochi sono finiti come dimostrerebbe l’avvio della trattativa tra Donald Trump e Vladimir Putin alla quale né Volodymyr Zelenskyy né l’Europa a quanto pare potranno partecipare. La vera posta in gioco, infatti, non sarà il destino dell’Ucraina ma un nuovo rapporto di forze tra Russia e Stati Uniti. Questo almeno è quello che gli avvenimenti lasciano fin qui intuire.
Quale piega avrebbero potuto prendere gli avvenimenti lo si è potuto intuire quando il presidente americano si è intrattenuto un’ora e mezza al telefono con il presidente russo e soltanto sette minuti col presidente ucraino ma lo smacco più grande lo stanno forse subendo gli europei in quanto pure l’Ue non si siederà al tavolo delle trattative.
Ancora più preoccupante il fatto che i leader dell’Unione non si stanno rendendo conto di voler giocare una partita che si svolgerà su ben altri tavoli e che potrebbe portare russi ed americani ad accordarsi per un ritorno alle rispettive sfere di influenza del 1990, nel senso che i Paesi entrati nella Nato dopo il 1997 potrebbero non godere più della protezione offerta dall’articolo cinque del trattato, quello che prevede in caso di aggressione l’intervento di tutta l’alleanza, Stati Uniti in primis. Se questo venisse concordato si metterebbe un grosso punto interrogativo sul futuro dell’Alleanza atlantica e del suo fianco orientale.