Per capire come gira veramente il mondo.

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Militaria

Artiglieria arma evergreen

Nella biblioteca della Christ Church di Oxford è conservato il “De nobilitatibus, sapientiis, et prudentiis regum”, un tomo risalente al 1326, opera di Walter de Milemete. Qui per la prima volta è riprodotta la miniatura di un cannone nell’atto di lanciare un pesante giavellotto, Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e armi antiche sono state soppiantate da nuovi e più sofisticati ordigni. Solo l’artiglieria, grazie a un’opera di costante re-styling, è sopravvissuta e gode anzi di ottima salute. 

Quali sono, dunque le ragioni di questo secolare successo? Molte, a cominciare dalla economicità e dalla relativa poca sofisticatezza. E infatti il conflitto russo-ucraino, durante i tre anni di combattimenti nel Donbas ha fatto tornare il cannone prepotentemente alla ribalta.

Ovviamente anche questa arma si è evoluta e adattata al mutare delle tattiche di combattimento, tanto che si è sviluppata una classificazione a seconda delle esigenze: dal supporto alla fanteria in movimento, alla difesa contraerea, ai mortai, che scagliano proietti che seguono una parabola molto accentuata.

Da tutte questo emerge un’altra caratteristica dell’artiglieria: la sua versatilità ad operare in ambienti operativi molto diversi, a sostegno di forze di manovra quanto mai varie.

  • Nato a Siena nel 1961, ha frequentato l’Accademia militare di Mo-dena con il 162° corso “Onore”; successivamente la Scuola di Guerra dell’Esercito e l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Inter-forze.
    Laureato in scienze strategiche all’Università degli Studi di Torino, dal 1984 è ufficiale dei Bersaglieri. Ha prestato servizio presso il 28° battaglione “Oslavia”, il 3° e l’8° reggimento bersaglieri. Come ufficiale di stato maggiore ha lavorato presso lo Stato Maggiore della Difesa, il Comando Operativo di Vertice Interforze e il Comando del Corpo d’Armata di Reazione Rapida di Lille.
    Ha partecipato a missioni in Bosnia, Kosovo, Somalia, Ciad e Repubblica Centrafricana, Libia e Haiti. Nel 2018, per le Edizioni Libreria Militare, Milano, ha pubblicato “Il cammino per Waterloo” dedicato all’ultima campagna di Napoleone.
    Fa parte del think tank Parabellum & Partners e collabora con le principali reti televisive nazionali.
    Vive a Nepi (Viterbo) e dal 2024 è Ufficiale della Riserva.

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