Con l’Ucraina Putin non mollerà
L’ambasciatore Pierfrancesco Zazo, che ha svolto incarichi diplomatici anche a Mosca, era a Kiev quanto le truppe russe dettero inizio alla loro “operazione speciale”. Era stato in Ucraina già venti anni prima ed è quindi in grado di interpretare lo svolgersi dei recenti avvenimenti.
Intervistato da Briefing in nostro ambasciatore si è espresso sulla eventualità che una trattativa tra il presidente americano e il presidente russo portino ad una pace stabile tra Russia e Ucraina, la quale con la guerra ha trovato una unità interna che l’ha allontanata dall’avere tentazioni o simpatie filorusse, cosa che un decennio fa non era affatto scontata, almeno per quanto riguarda i suoi territori orientali.
Ma quale sarà il futuro del Paese, per il quale sembra escluso un ingresso nella Nato? Come e con chi potrà difendersi da un’altra eventuale aggressione? Si prospetta per l’Ucraina un futuro da “stato fallito”, dilaniato dai contrasti interni derivanti da una pace imposta e non accettata, da una crisi economica dovuta alle distruzioni subite durante in conflitto e con milioni di cittadini in fuga da un Paese diventato instabile e ancor più povero?
Pierfrancesco Zazo si sofferma anche su quanto può essere credibile l’allarme lanciato da alcuni leader europei di una Russia pronta ad invadere la nostra parte del Continente, nonostante lo smacco militare subito – tre anni di guerra costato innumerevoli vite e una ingentissima quantità di mezzi – da un esercito che in molti pensavano paragonabile a quello dell’ex Unione sovietica.