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Militaria

Il tramonto della Royal Navy

Per secoli, la Royal Navy è stata la più grande e potente marina del mondo, capace di proteggere gli interessi globali dell’Impero britannico praticamente in ogni angolo del pianeta ma oggi quella che fu la più potente marina del mondo deve fare i conti con le ristrettezze di bilancio. Il numero delle navi si è ridotto e l’età di quelle in servizio è sempre più avanzata in attesa del completamento dei nuovi programmi navali.

Con l’entrata in servizio delle portaerei classe Queen Elizabeth e l’acquisizione degli F35B, il Regno Unito ha riacquistato una capacità d’attacco e proiezione di potenza che era stata perduta sin dal 2011 ma manca ancora una credibile capacità di intervento oltremare, attraverso lo sbarco di uomini e mezzi, in quanto la componente anfibia ha ridotte capacità di uomini e mezzi.

Resiste la componente nucleare costituita dai vecchi sottomarini classe Vanguard che dovrebbero essere sostituiti dai 4 classe Dreadnought 3 dei quali in costruzione e 1 in progetto.

Un programma prioritario è quello dei nuovi sottomarini nucleari armati di missili balistici che sostituiranno i vecchi Vanguard; 3 sono attualmente in costruzione e un quarto in progetto.

  • Classe 1990, si è laureato prima a Firenze in Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale, successivamente a Torino in Economics, per poi conseguire un Master in European Public Policy presso l’Università di Maastricht.
    Dal 2019 lavora come Project Manager nel campo della progettazione europea legata alle energie rinnovabili.
    Da sempre appassionato di Storia Militare, e di questioni navali, da più di tre anni cura e gestisce il Canale YouTube Italian Military Archives, che si occupa di storia navale.
    Ha anche scritto numerosi articoli divulgativi sulla storia militare italiana della Seconda guerra mondiale per il sito americano “Comando Supremo - Italy in WW2”.

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