Dal cannone al missile
Il combattimento aereo si è evoluto enormemente dai primi duelli combattuti a colpi di mitraglia della prima Guerra mondiale ai cannoni e ai primi rudimentali missili – il tedesco X-4 della Ruhrstahl – della seconda Guerra mondiale per arrivare ai moderni ordigni a guida infrarosso.
Il Vietnam vide il primo utilizzo esteso e significativo dei missili aria-aria, ma con risultati deludenti. Tra il 1965 e il 1968, lo AIM-7 Sparrow a guida radar semiattiva fece registrare un misero tasso di successo dell’8%, mentre lo AIM-9 Sidewinder a guida IR arrivava al 15%. Tuttavia fu nel corso di questa guerra che si ebbe una significativo passaggio dall’uso del cannone al missile, che iniziò a mostrare significativi vantaggi, a cominciare dalla distanza da cui era possibile ingaggiare il bersaglio.
Gli anni Settanta del secolo scorso videro intensi combattimenti aerei con più di 500 vittorie dichiarate. I cannoni rimasero importanti ma i nuovi missili a guida IR cominciarono a fare sentire la loro importanza, specialmente da quando furono migliorate le prestazioni dei sistemi di identificazione amico – nemico consentendo di ingaggiare con maggiore sicurezza gli aerei in volo, soprattutto in cieli solcati da decine di velivoli
L’ultimo caccia abbattuto con i cannoni da un altro caccia risale al 1988: un Su-22M iracheno abbattuto da un F-4 iraniano. Anche i missili “rear-aspect” quasi scomparirono, rimpiazzati dai missili “all-aspect”.