Siria: da Assad in peggio
La storia di Hayat Tahrir al Sham (HTS). la formazione militare fondata da Abu Mohammad al-Jolani, attuale neopresidente siriano, è caratterizzata da una serie di mutamenti strategici ed ideologici, che ne hanno segnato l’evoluzione da gruppo radicale vicino allo Stato Islamico di Abu Bakr al Baghdadi, passando per un periodo di affiliazione con Al Qaeda, fino ad una fase attuale più moderata, che indica una significativa trasformazione della sua strategia politica e militare.
Tuttavia nonostante la trasformazione ideologica e politica avvenuta a partire dal 2020, adottando un atteggiamento più moderato e pragmatico, secondo il Washington Post persistono dubbi sull’autenticità di questo cambiamento, avanzando l’ipotesi che possa trattarsi prevalentemente di una mossa strategica volta a migliorare la reputazione internazionale del gruppo. Nonostante gli apparenti segnali di apertura mostrati da HTS, infatti, la formazione rimane radicata in un’ideologia islamista rigorosa e fedele all’applicazione della sharia.
Un sintomo di ciò è la ricostituzione del corpo di polizia, per entrare a far parte del quale i candidati devono studiare i principi della legge islamica e soprattutto devono dichiarare non solo il loro credo religioso ma anche qual è la guida spirituale di riferimento. Gli analisti sottolineano come tale strategia miri soprattutto a garantire stabilità e ad ottenere la fiducia della popolazione, elementi cruciali per consolidare il nuovo governo; tuttavia emerge anche il rischio che una scelta così marcatamente religiosa possa alimentare ulteriori divisioni interne, in un paese già frammentato e sovraccarico di armi dopo oltre tredici anni di guerra civile.